Tra i protagonisti della Milano Design Week non poteva mancare Marazzi, storica azienda fondata nel 1935 a Sassuolo, tra i leader nel settore delle piastrelle in ceramica e partner HABIMAT. Nel suo showroom di Milano, in occasione della settimana dedicata al design, l’azienda ha dato vita al progetto Welcoming Room, firmato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel. Il progetto mostra tutta la versatilità della collezioni Mystone Travertino e Crogiolo Rice per la realizzazione di un ambiente domestico e conviviale, quale quello di una cucina.
 
Da sempre luogo di relazioni che ha rispecchiato l’evoluzione sociale e tecnologica, così come la diversità tra le culture, la cucina è un ambiente di sperimentazione e innovazione, che oggi, grazie a un modo di vivere più ibrido e versatile, è sempre più uno spazio aperto che si fonde con il living. Proprio su questo tema lo studio ha sviluppato l’allestimento per lo showroom utilizzando in particolare le collezioni Mystone Travertino nella versione Navona, nel formato mosaico ovale lucido, e la vibrante luminescenza della collezione Crogiolo Rice nella tonalità Natural, mentre Mystone Travertino Silver è stato scelto per il top della cucina.
 
«L’obiettivo del progetto Welcoming Room è stato ricreare un ambiente domestico, accogliente e conviviale. Lo spazio della cucina è quasi un unicum con il living e il dialogo tra i due spazi è rafforzato dall’uso di materiali e cromie proposti in entrambi i luoghi. E attraverso continui rimandi: per esempio, la base della seduta mostra lo stesso grès del piano lavoro e del counter della cucina. I nuovi elementi di arredo, le pareti attrezzate e la gestione dello spazio trasmettono un senso di appartenenza che stimola l’interazione sociale. L’uso del rovere per il tavolo della cucina, così come l’uso del grès porcellanato – i piccoli formati di Crogiolo Rice e l’effetto pietra delle collezioni Mystone che rimandano all’artigianalità – danno un senso di calore e di ambiente domestico senza tempo. La ricchezza materica e il disegno del formato sfidano la purezza degli interni orientali, senza arredi, visivamente ricchi e sofisticati ma che affidano tutta la loro estetica alla pelle dei muri. Qui lo spazio è fatto di solo interior design, che celebra non la cucina ma il cucinare, non il soggiorno ma lo stare insieme» spiega l’architetto Patricia Viel.
 
In tutto questo i materiali ceramici hanno, secondo l’architetto Viel, il grande pregio di essere versatili: «La ceramica è un materiale stupendo, uno dei più antichi e certamente uno dei più eclettici, capace di essere sia high-tech in termini di adattabilità e possibilità di ricerca e sviluppo future, sia da un punto di vista low-tech, nella sua visibile bellezza. Insomma, sono materiali capaci di adattarsi e rispondere alle nuove esigenze» conclude l’architetto.
 
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