È stata inaugurata ieri, giovedì 22 ottobre, la mostra dal titolo Omaggio ad Achille e Pier Giacomo Castiglioni: percorso allestito all’interno dello Zanotta Shop Milano (dal 21 ottobre al 7 novembre) per celebrare l’opera e la creatività dei fratelli Castiglioni. Zanotta festeggia così gli oltre 40 anni di produzione di queste intramontabili icone, moderne già nel passato e mai fuori moda nel presente, oggetti a cui il pubblico sembra essere legato anche da un legame quasi affettivo.
Ripercorrendo la storia della famiglia Castiglioni si nota subito una vera vocazione per le forme: il padre fu infatti scultore e i tre figli, tutti laureati in architettura al Politecnico di Milano furono attivi nel restauro di edifici e nella progettazione, soprattutto nel periodo della ricostruzione. Fin dagli anni ’50 però la creatività di Achille e Pier Giacomo sfociò nel design.
Alcune delle opere più importanti dei fratelli furono lampade, per le quali ancora oggi sono conosciuti come tra i più grandi designer della luce. La prima è Arco, che, progettata nel 1962, fa parte delle collezioni permanenti del Triennale Design Museum di Milano e del MoMA di New York; la seconda è invece Parentesi, che, creata da Achille Castiglioni con Pio Manzù nel 1969, venne premiata col Compasso d’Oro nel 1979.
Tutto il loro catalogo è caratterizzato da una grande ironia, molti dei loro oggetti sono nati infatti da un’intuizione che ha trasformato un oggetto ordinario e quotidiano in un’opera di design.
Così i Castiglioni regalano una nuova vita al sedile da trattore nello sgabello Mezzadro (1957) e alla sella della bicicletta, Sella (1957), creano una seduta da esterno anomala come Allunaggio (1965) o il sedile-inginocchiatoio Primate (1970). Anche per la sezione tavoli abbiamo pezzi molto famosi come: Leonardo (1940) il tavolo da lavoro per antonomasia, Bramante (1950) altro emblematico tavolo da lavoro rieditato per l’occasione della mostra, il tavolino tondo Cumano (1978) e Basello (1987) il tavolino a due piani che funge anche da sgabello, infine Joy (1989) il mobile a piani rotanti. Questi sono solo alcuni dei pezzi che potrete ammirare nella mostra.
I fratelli Castiglioni furono anche unici per la loro capacità di mediare tra immaginario e funzionalità, progettando oggetti con la tecnica dello stravolgimento che ricorda le esperienze surrealiste e dadaiste. Con i loro lavori hanno saputo dare ironia, divertimento ma anche leggerezza al prodotto industriale.
Molti dei loro oggetti sono nei principali musei del mondo e ancora sul mercato; riuscirono a vincere numerosi premi e stringere importanti collaborazioni (Zanotta ma anche Kartell, Flos, Bernini, Siemens, Knoll, Poggi, Lancia, Ideal Standard, Arflex, Alessi).
Zanotta ha mantenuto in catalogo la quasi totalità dei pezzi che i fratelli hanno disegnato dal 1957 in poi.
«Un buon progetto nasce dall’ambizione non di lasciare un segno, ma dalla volontà di instaurare uno scambio, anche piccolo, con l’ignoto personaggio che userà l’oggetto da voi progettato» parole di Achille Castiglioni che la figlia Giovanna ha scelto di citare durante l’inaugurazione.
L’allestimento è una piccola sintesi di questo approccio “alla Castiglioni”, come affermano gli architetti curatori della mostra, Fabio Calvi e Paolo Brambilla: «Lavorare con questi oggetti è per noi come realizzare un sogno. Siamo due fanatici dei prodotti dei mitici fratelli, e siamo loro collezionisti seriali! Privilegiando il lato sperimentale degli oggetti dei Castiglioni li abbiamo fatti vivere in un contesto giocoso (…)».
Ironico e molto divertente l’allestimento dello sgabello Sella, in fuga durante un’immaginaria tappa di chissà quale Giro d’Italia.
Zanotta Shop, dal 21 ottobre al 7 novembre
Piazza del Tricolore 2 – Milano
Tel +39.02 76016445
Martedì – Sabato dalle ore 10:30 alle ore 19:30