13Le serie tv fanno sempre più parte della nostra quotidianità grazie alle numerose piattaforme streaming che abbiamo a disposizione. Le serie con le loro trame avvincenti e i loro effetti speciali ci aprono immaginari nuovi e ci offrono nuove visioni del mondo e per questo possono essere un ottimo spunto per architetti e designer. Per questo, la rivista Domus, ha individuato alcune serie tv a cui ispirarsi sia dal punto di vista concettuale sia da quello della progettazione e creazione grazie a scenari distopici, arredi, grafiche e styling.
Snowpiercer
Riprendendo i contenuti del film del 2013 diretto da Bong Joon-ho, la serie tv è ambientata in un futuro distopico dominato da una nuova era glaciale che rende il mondo inabitabile. Gli ultimi umani sopravvissuti sono costretti a vivere dentro un treno ad alta tecnologia, lo Snowpiercer, dominato da un clima di terrore e da una continua tensione per abbattere la dittatura instaurata dal Signor Wilford, signore e inventore del treno.
 
I may destroy you
Ambientata a Ostia, la serie ideata da Michaela Coel, vede protagonista Arabella Essiedu, scrittrice londinese di origini ghanesi che colpita da una crisi di ispirazione si reca in vacanza in Italia. Rientrata a Londra, dopo una serata di festeggiamenti, ha difficoltà a ricordare cosa le sia successo, ritrovandosi così con ricordi annebbiati da cui partire per ricostruire i momenti violenti che ha affrontato.
 
Who are who we are
Firmata dal regista Luca Guadagnino, la serie tv concentra la sua narrazione nella base militare americana di Chioggia. A rompere gli equilibri ci pensa la nomina di un nuovo comandante, una donna con una moglie e un figlio, Fraser, che con le sue inquietudini adolescenziali guida lo spettatore alla scoperta delle sfumature e dei paradossi che caratterizzano la vita della base. Nello scontro tra l’omologazione della vita militare e le particolarità e diversità che ogni soggetto sente scorrere nelle proprie vene, Fraser incontra una ragazza della sua stessa età, che come lui è alla ricerca della propria identità.
 
Ethos
Una metropoli dalle mille contraddizioni come Istanbul fa da sfondo a una storia dominata dalle diseguaglianze fra la parte europea e quella asiatica semi-rurale. Due mondi contrapposti in cui da un lato si trova Meyrem, domestica musulmana e dall’altro lato Peri, psichiatra laica e progressista; gli incontri terapeutici tra le due scandiscono la narrazione rivelando complessità umane da una parte e dall’altra del Bosforo.
 
Euphoria
Una serie che ha fatto molto parlare di sè per il suo essere trasgressiva, sui generis, provocatoria, sperimentale e per la sua trama e la capacità di tratteggiare il mondo dei giovani di oggi alle prese con la scoperta della propria identità e le proprie fragilità. Un affresco della generazione Z con un’estetica fatta di colori fluo, neon, glitter e forti contrasti.