Ristrutturazioni post pandemia: cucina e bagno gli ambienti protagonisti

Michela Pesenti / 12 Novembre 2021 / Stili e Novità

La pandemia non ha diminuito la voglia di ristrutturare casa in Italia, anzi, complice il lockdown che ci ha costretti a vivere h24 le nostre abitazioni, la necessità di intervenire sugli ambienti della quotidianità è diventata per molti impellente. Lo confermano anche i dati della ricerca Houzz&Home che ha intervistato oltre 3mila persone nel nostro Paese.

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«Se la pandemia aveva causato un momento iniziale di preoccupazione per il mercato delle ristrutturazioni, potrebbe in realtà aver ispirato nuovi progetti nelle persone che si stanno adattando ai recenti cambiamenti di vita. Una elevata percentuale di proprietari di casa afferma infatti di avere finalmente anche il tempo e i mezzi finanziari necessari per mettere in atto progetti a lungo rimandati negli anni scorsi» ha dichiarato Marine Sargsyan, Senior Economist di Houzz. Il mercato delle ristrutturazioni continuerà a crescere anche nel 2021, secondo quanto raccolto dallo studio, con il 32% dei proprietari di casa che avvierà una ristrutturazione quest’anno, con un incremento di 7 punti percentuali rispetto ai 25% del 2019, il tutto grazie anche alla spinta delle agevolazioni fiscali.

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In Italia, nel 2020, più di un terzo dei proprietari di casa ha ristrutturato un’abitazione acquistata di recente (35%) e lo ha fatto per adattare gli spazi ai recenti cambiamenti di vita, necessità cresciuta di 3 punti percentuali nel 2020 (27% rispetto al 24% del 2019). Un proprietario di casa su cinque ha inoltre affermato di aver ristrutturato invece di traslocare alla ricerca di una casa più adatta alle sue esigenze perché è un’alternativa economicamente sostenibile (21%). La percentuale di proprietari di casa che afferma invece di aver voluto da sempre avviare un progetto di ristrutturazione e di aver trovato finalmente il tempo di farlo è cresciuta di 2 punti percentuali nel 2020 (19% rispetto al 17% nel 2018). Anche il numero delle persone che avrebbero da sempre voluto ristrutturare e hanno finalmente trovato i mezzi finanziari è aumentato (come riportato dal 19% dei proprietari rispetto al 18% nel 2018).

Cucina e bagno: le stanze che cambiano di più

Oggetto della voglia di ristrutturare degli italiani sono la cucina e il bagno che nel 2020 hanno registrato un incremento del budget destinato agli interventi di rinnovamento rispettivamente del 58% e del 20%, raggiungendo nel caso della cucina una spesa media di 9.500 euro e di 6.000 euro per il bagno.

Quasi due terzi dei proprietari di casa ha compiuto ristrutturazioni importanti alla cucina dandole una nuova struttura o cambiando gli impianti, idraulici, elettrici, o di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria. Un terzo dei proprietari di casa ha aumentato le dimensioni della cucina e demolito, spostato o costruito pareti (33% e 27%, rispettivamente). Più della metà dei proprietari di casa ha sostituito tutte le apparecchiature una volta ristrutturata la cucina (51%). Altri lavori di miglioramento della cucina includono rubinetti nuovi, controsoffitti, tappezzerie, imbiancature, lavelli e armadi (74%, 73%, 68%, 68%, 68% percento, rispettivamente).

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Non solo interior

La ristrutturazione degli interni rappresenta sicuramente il progetto più diffuso nel 2020 (76%), ma molti italiani hanno dedicato tempo e risorse anche per il rifacimento delle aree all’aperto facendo segnare nel 2020 un incremento di 3 punti percentuali (32%). Dal punto di vista della spesa media, il budget riservato agli interventi tra i Baby Boomers (età tra i 55-74) è salito del 33% nel 2020 rispetto al 2019 (20.000 euro rispetto a 15.000 euro), chiudendo così il gap con la Generazione X (età tra 40-54), che ha preventivato una spesa mediana di 20.000 euro. I progetti con i budget più elevati (il 10% dei progetti più costosi) dei Baby Boomers hanno invece superato quelli della Generazione X (110.500 euro rispetto a 100.000 euro), mentre i Millennials invece (età tra 25-39) continuano essere la fascia di età che ha una spesa mediana più alta (28.000 euro) e il budget più elevato, circa 128.000 euro.

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