Da San Pietroburgo a Mosca: l’Ermitage, il famoso museo tra i dieci più importanti del mondo, è pronto a sbarcare nella capitale russa. Annunciato per la prima volta nel 2014, il progetto della nuova sede si concretizzerà entro il 2022 quando sarà inaugurato il nuovo edificio, firmato dall’architetto di origini egiziane Hani Rashid dello studio Asymptote Architecture di New York, che sorgerà nel sito dell’ex industria automobilistica Zil. Un’area di 21mila mq in cui trova spazio lo Zilart, un quartiere residenziale e commerciale che punta a diventare un importante distretto culturale internazionale. L’edificio che ospiterà il museo sarà costituito da otto piani che comprenderanno oltre a spazi espositivi, uffici e magazzini anche un ristorante, un anfiteatro e una biblioteca.

Il museo «sarà dotato di tecnologie di illuminazione all’avanguardia che creeranno un’illusione di spaziosità e trasparenza, concepite appositamente per le condizioni meteorologiche di Mosca, dove le giornate di sole sono rare» come ha dichiarato la società Lsr che si occupa della costruzione del complesso. L’architetto Rashid, inoltre, ha spiegato che il suo progetto «nella forma, funzione e bellezza si ispirerà alle idee e ai sogni del Costruttivismo russo e alle sue affascinanti utopie». Una nuova sede per l’arte contemporanea su cui la città di Mosca sta investendo molto se si pensa che in contemporanea alla realizzazione della “succursale” dell’Ermitage, Renzo Piano trasformerà il GES-2, un’ex centrale elettrica nei pressi del Cremlino, in un museo d’arte contemporanea per la V-A-C Foundation, mentre Rem Koolhaas firmerà il restyling della Galleria Nuova Tretyakov.

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