Ci sono voluti quasi dieci anni perchè si riuscisse a completare la filarmonica di Amburgo, l’Elbphiarmonie, progettata dallo studio internazionale Herzog & de Meuron. Nei giorni scorsi l’opera è stata finalmente inaugurata: un’architettura scultorea, un’imponente struttura vetrata affacciata sul fiume Elba, dal profilo a onde, posizionata in cima a un un blocco in laterizio del Kaiserspeicher, un deposito merci costruito sul fiume negli anni Sessanta.
Ribattezzata “l’onda di vetro”, la filarmonica ospita due sale concerto, un hotel a quattro stelle, un ristorante e diverse residenze: la realizzazione dell’edificio rientra nel progetto di sviluppo di HafenCity, un nuovo quartiere con spazi commerciali, residenziali e culturali che entro il 2020 consentirà una crescita della città di Amburgo pari al 40%. Una commistione di vecchio e nuovo caratterizza la struttura: la tradizione del porto si fonde con la nuova identità di HafenCity, il quartiere che verrà. Due le anime e due gli elementi che contraddistinguono la realizzazione, una struttura di oltre mille pannelli in vetro riflettente e il volume in mattoni dell’ex magazzino di fave di cacao. Lo studio svizzero ha poi ritagliato uno spazio tra i due elementi, in contrasto tra loro per forma e materiale, creando una piazza pubblica a un’altezza di 37 metri dove potersi incontrare e godere di una vista panoramica della città a 360 gradi.
Cuore della filarmonica è la Grand Hall, auditorium a 50 metri d’altezza, con più di 2mila posti a sedere, e studiata per far vivere un’esperienza acustica decisamente unica, grazie all’esperto giapponese Yasuhisa Toyota: la struttura irregolare terrazzata che accoglie gli spettatori si sviluppa intorno alla buca e al palcoscenico in modo che ciascuno spettatore non si trovi a più di 30 metri dal direttore d’orchestra. Il Recital Hall, il secondo auditorium da 550 posti, prevede invece una struttura flessibile che cambia assetto adattandosi, a seconda delle occasioni, a musica da camera, recital o concerti jazz.