I vent’anni della Louis Ghost di Kartell tra design, arte e danza

Michela Pesenti / 2 Dicembre 2022 / Stili e Novità

Il simbolo di una rivoluzione di stile, di design e di innovazione tecnologica. È questa la definizione della Louis Ghost: la “sedia” firmata da Philippe Starck per Kartell che compie 20 anni.

Per celebrare l’anniversario della nascita della sedia più venduta al mondo – dal 2002 ne sono stati prodotti oltre 3 milioni di esemplari – Kartell ha scelto una collaborazione speciale tra design e danza nello scenario esclusivo del Teatro alla Scala di Milano, tempio milanese della lirica e del balletto.

Proprio il balletto è diventato occasione per raccontare la leggerezza, perfezione, eleganza e stile che caratterizzano i passi di danza e la linea disegnata della sedia. Il coreografo Patrick de Bana ha creato, per questo inedito progetto con Kartell, il passo a due “Marie Antoinette reloaded” (ispirato al suo balletto “Marie Antoinette”) affidato ai solisti scaligeri Maria Celeste Losa e Gabriele Corrado, che uniscono tecnica, espressività ed energia con innata grazia e armonia.

 

Il balletto e la sedia sono stati anche oggetto della sceneggiatura di un corto dal titolo “Louis Ghost on stage” diretto dalla giovane regista Aksinja Bellone. Un ulteriore progetto che suggella arte ed espressioni creative intorno a un oggetto frutto di creatività pura.

«Arte, cultura, bellezza, qualità, Milano, sono combinate in questo evento che racconta il nostro modo di essere impresa creativa, laboratorio di idee che si traduce in prodotti e in progetti speciali che rappresentano la nostra storia, la memoria della tradizione e ci proiettano nel futuro, nel continuo lavoro di innovazione e trasformazione» ha commentato Claudio Luti, presidente di Kartell.

E in questi 20 anni, Louis Ghost è diventata un’icona che ha subito diverse trasformazioni pur mantenendo inalterata la propria anima: è stata vestita, dipinta, scolpita, miniaturizzata, interpretata da artisti, stilisti e designer di tutto il mondo subendo contaminazioni e mutazioni.

Dalla muraglia cinese, alla scogliera di Cape Town, da Londra a Parigi, da Rio de Janeiro a Tokyo, dalla Grecia a Venezia, la Louis Ghost ha preso posto davanti alle grandi meraviglie della Terra e ha incontrato i grandi della Terra, da Papa Benedetto XVI alla Regina Elisabetta.

 

Bob Wilson l’ha riempita di parole, Antonio Marras le ha messo le ali, Piero Lissoni l’ha illuminata al neon, Philippe Starck l’ha trasformata nella piantina della città di Milano, gli studenti dell’Accademia di Brera l’hanno ricoperta di colori quasi fosse una tela di Pollock e l’artista Nuku l’ha “tatuata” come il più serio dei Maori.

 

«Vent’anni fa, la sedia Louis Ghost è stata progettata da sé, realizzata dal nostro subconscio collettivo occidentale – afferma Philippe Starck –. Visibile e invisibile, reale e immateriale, elegante e intelligente. Come risultato naturale del nostro passato, del nostro presente e del nostro futuro, Louis Ghost continua la sua evoluzione in policarbonato 2.0 brevettato da Kartell. Sempre il buon design, la più alta tecnologia e il minimo di materiale ma sostenibile, al giusto prezzo. Louis Ghost è il design democratico 2.0».

 

Oggi l’innovazione tecnologica di Kartell ha portato a realizzare la Louis Ghost nel nuovo policarbonato green, ottenuto attraverso un processo di sintesi derivato in gran parte da scarti industriali della cellulosa e della carta certificato ISCC (International Sustainability and Carbon Certification) che assicura una riduzione fino al 60% dell’impatto ambientale in termini di emissioni di anidride carbonica.

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