Sono stati svelati i 40 progetti finalisti che si contenderanno la vittoria del Premio dell’Unione europea 2019 per l’Architettura Contemporanea – Mies van der Rohe. Tra i potenziali vincitori ci sono anche due progetti realizzati in Italia: l’M9 Museo del Novecento di Sauerbruch Hutton a Mestre (VE) e l’HQ Prada Valvigna ad Arezzo di Canali associati s.r.l. Selezionate da un giuria internazionale composta da Dorte Mandrup, George Arbid, Angelika Fitz, Stefan Ghenciulescu, Kamiel Klaasse, María Langarita e Frank McDonald, le opere finaliste provengono da 17 Paesi europei ed evidenziano le tendenze in atto nel nostro continente: recupero edilizio, edilizia residenziale e spazi per la cultura.
«Le 40 opere evidenziano una nuova strategia che reclama nuovi modi di pensare. In tutte loro vi sono eccellenza e competenza, ma questo non è abbastanza. È necessario che creino un impatto e invitino gli architetti a riflettere in modo diverso sulla loro professione. È davvero piacevole vedere come il dibattito sull’architettura si sposta attraverso l’Europa cambiando il centro d’interesse da un luogo all’altro nel corso degli anni. Tutto ciò mantiene viva l’architettura» ha dichiarato Dorte Mandrup presidentessa della giuria.
Lo step successivo prevede il restringimento della rosa dei finalisti a cinque progetti che saranno annunciati il 13 febbraio. La cerimonia di premiazione si terrà il 7 maggio 2019 nel Padiglione Mies van der Rohe di Barcellona insieme a conferenze, dibattiti e all’inaugurazione dell’esposizione.
I FINALISTI ITALIANI
Aperto al pubblico l’1 dicembre 2018, l’M9 Museo del Novecento di Mestre (VE) è stato progettato dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton. L’intervento ha previsto la realizzazione di tre nuovi edifici, il principale dei quali dedicato a funzioni museali, il recupero di un ex convento tardo cinquecentesco e la ristrutturazione di un edificio direzionale degli anni Settanta per un’area complessiva di 10mila mq. Un museo che racconta in modo interattivo la storia del ‘900 la cui architettura esterna riprende colori che ricordano i palazzi della città di Venezia: il rosso, il bianco, il grigio e il nero. Una grande piazza, inoltre, accoglie tutti i visitatori con negozi e ristoranti, così da integrare interamente il museo nella vita quotidiana.
L’headquarter di Prada, realizzato dallo studio di Parma Canali associati s.r.l. e visibile percorrendo la A1, è una “fabbrica giardino” che si estende su una superficie di 33mila mq e ospita la divisione produttiva delle collezioni pelletteria Prada e Miu Miu, i magazzini per le materie prime, gli archivi storici di pelletteria e calzature, gli uffici dei servizi generali e amministrativi, un auditorium, locali tecnici e il centro di elaborazione dati del Gruppo. Un polo dall’anima green in cui ambiente interno ed esterno annullano ogni barriera – fisica e visiva – grazie a geometrie nette e pulite; sli spazi, intervallati da giardini sospesi, gradoni verdi e soffitti vetrati, offrono ai lavoratori la sensazione di vivere uno spazio armonico.