FederlegnoArredo, l’export spinge la ripresa del mercato

Michela Pesenti / 16 Ottobre 2024 / Stili e Novità

Sarà l’export a trainare la ripresa del comparto legno-arredo: a dichiararlo è l’ultimo report elaborato da Federlegno Arredo. Il Monitor gennaio-giugno curato dal Centro Studi della federazione stima che, dopo un primo semestre in cui le vendite hanno subito una contrazione (-5,2%) sia sul mercato interno (-6%), sia su quelli esteri (-4,1%), le esportazioni, con loro crescita del 3,7%, porteranno il settore a chiudere l’anno in linea con i risultati ottenuti nel 2023.

Nei primi sei mesi del 2024 le aziende hanno registrato vendite per un totale di 4,65 miliardi di euro, di cui oltre il 40% derivante dalle esportazioni, ciononostante, l’andamento generale è risultato mediamente negativo, con una contrazione del 5,2%. Se il primo trimestre del 2024 aveva mostrato segni di debolezza, con una contrazione significativa delle vendite (-7,6%), il semestre mostra ancora un rallentamento, seppur più contenuto.

«Questo dato, pur rimanendo negativo, lascia intravedere una potenziale inversione di tendenza per la seconda metà dell’anno – spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – come suggeriscono le previsioni. Nonostante il rallentamento del primo semestre, molte imprese guardano alla seconda metà dell’anno, mantenendo un certo, seppur cauto, ottimismo. Le previsioni per il ‘24 espresse a luglio indicano una crescita dello 0,8% per la filiera, con un dato positivo per le esportazioni (+3,7%) e una debole stabilità per il mercato italiano (-1,3%).Dati che certificano come il settore stia, sulla base degli ordini effettivi, rivedendo le previsioni espresse a inizio anno. Dal +1,5% della filiera indicato a gennaio ‘24 si è passati all’attuale 0,8%; l’export continua a essere determinante per il settore con un +4,3% che diventa +3,7% e l’Italia che arretra ancora un po’, dallo 0,4% al -1,3%. Mi sembra doveroso ricordare – spiega Feltrin – che stiamo parlando di un settore che, nonostante le turbolenze dei mercati e dell’economia globale, vanta una produzione ’23 in linea con quella del ’19 e al contempo aumenti di fatturato, seppur in gran parte dovuti all’inflazione e al rincaro delle materie prime.  È notizia di oggi che secondo i dati Istat, la produzione mobili di luglio ’24 su luglio ’23 registra un -1,2%, mentre il cumulato gennaio-luglio -4,4%. Per il legno, luglio su luglio registra un pesante -10,9%, mentre il cumulato gennaio-luglio è a -4,1%».

Guardando in particolare al segmento arredamento, più rilevante in valori sulle vendite complessive, questo ha registrato una flessione del 3,7% rispetto ai primi sei mesi dell’anno precedente. In particolare, le vendite in Italia sono diminuite del 3,1%, mentre quelle estere, che pesano la metà del totale, hanno subito una contrazione del 4,2%. Anche se il dato attuale rimane negativo, le previsioni indicano un possibile miglioramento nella seconda metà dell’anno. L’arredamento dovrebbe registrare un aumento dell’1,4%, con una lieve flessione in Italia (-0,4%) compensata da una crescita dell’export (+3,3%).

Il segmento legno ha invece subito una flessione marcata: le vendite totali chiudono a -7,8% nei primi sei mesi del 2024, con un calo particolarmente evidente nel mercato interno (-9,6%), meno verso i mercati esteri (-3,2%). In questo contesto, emerge però come la tendenza negativa stia gradualmente riducendosi. Nonostante una contrazione delle vendite in Italia (-1,7%), le aziende auspicano un aumento delle esportazioni (+6%), pari al 28% delle vendite totali, che dovrebbero portare il legno a chiudere l’anno in linea con il 2023 (+0,4%).

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