Un weekend all’insegna del design: a Napoli dal 16 al 18 ottobre va in scena la seconda edizione di Edit Napoli, la fiera dedicata al design sartoriale che unisce una selezione di designer, aziende e artigiani che nel loro processo creativo si avvalgono di modalità produttive di alta qualità e che fondono idee contemporanee ai saperi antichi del fare.
Palcoscenico principale della manifestazione curata da Domitilla Dardi, curatrice e storica del design, ed Emilia Petruccelli, buyer e imprenditrice, il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore dove il pubblico dalle 10 alle 19 (con ingresso gratuito) potrà scoprire le novità del design d’autore e di quelle realtà che fanno della qualità rispetto alla quantità, della territorialità rispetto alla globalizzazione e della filiera trasparente i loro punti di forza.
 
La prima fiera fisica italiana dell’era Covid ha così deciso di non delegare alla dimensione virtuale l’esperienza di incontro, scambio e conoscenza di idee, concept e prodotti presentati dai 70 espositori, tra designer, aziende e artigiani internazionali, protagonisti di questa seconda edizione tra cui gli italiani Botteganove, De Castelli, Fabscarte, Forma&Cemento, Medulum, Scapin Collezioni, Hebanon Fratelli Basile – 1830 mentre il panorama internazionale sarà rappresentato da nomi come Milla Novo, Constance Guisset Studio, l’architetto Aline Asmar d’Amman in collaborazione con Laboratorio Morseletto.
 
Spazio non solo ai grandi nomi ma anche ai giovani talenti: una delle sale del Complesso si trasformerà infatti in un inedito loft animato dalle creazioni di designer under 30 e brand con meno di 3 anni di storia alle spalle, tra cui Basis Rho, Duilio Secondo Studio, Mirei Monticelli, Tom Robinson, Studio Rlon e molti altri.
Sotto l’etichetta Made in Edit, Edit Napoli consolida il legame con la produzione artigianale e il design di qualità attivando una collaborazione inedita tra la poliedrica Sara Ricciardi, designer di origini campane, e il raffinato Simone Piva, artigiano e maestro dei materiali, che insieme hanno creato Ora, un’esclusiva collezione di oggetti dedicati a una diversa idea di wellness. Nell’elegante cortile del Complesso sarà invece allestito uno special corner creato dall’architetto napoletano Giuliano Andrea dell’Uva con i pezzi della sua nuova collezione Carpet disegnata per lo storico brand campano Ceramica Francesco De Maio.
 
Il design di Edit Napoli non si concentrerà solo nel Complesso di San Domenico ma attraverserà anche il resto della città con Edit Cult che vedrà il Teatro di San Carlo ospitare le collezioni di Martino Gamper per Moroso (Metamorfosi) e di Andrea Anastasio per Foscarini (Madre e Filo); Anastasio sarà poi protagonista di una personale curata da Alessandro Rabottini al MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove presenterà “Aritmia”, un lavoro originale sull’archivio storico della Ceramica Gatti 1928 di Faenza; mentre Jaime Hayon creerà per Bosa, “Ceramic Tower”, un’inedita installazione site-specific progettata per il Museo Civico Gaetano Filangieri.
 
Per chi non potrà essere fisicamente a Napoli sarà possibile vivere la fiera anche in remoto con business room dedicate, dando così la possibilità a tutti di stabilire connessioni durature. Disponibili poi i podcast di Edit Podcast, una serie di sei episodi curati dal curatore e giornalista Paolo Ferrarini che racconterà la fiera e il design editoriale interloquendo con i suoi protagonisti, solo attraverso il valore della narrazione e del confronto; mentre con la piattaforma Edit Table by Food Confidential, a cura di Nerina Di Nunzio, il potere creativo della cucina si avvicinerà a designer, artigiani e aziende per farli interagire direttamente nella creazione di progetti unici e tailor made.