Cinque libri da leggere in vacanza

Michela Pesenti / 17 Luglio 2024 / Stili e Novità

Al mare, in montagna, al lago, sotto un cielo stellato oppure nella tranquillità della vostra casa: ovunque decidiate di trascorrere le vostre vacanze, un buon libro è sempre un compagno perfetto. Ecco dunque cinque libri a tema design e architettura, ideali per gli addicted ma non solo, da sfogliare quest’estate.

LE CASE DELL’ANIMA, GIOSUÈ BOETTO COHEN

Quanto sono state importanti le case nella nostra vita? Quanto ci siamo sentiti felici, protetti, commossi, finalmente noi stessi, insieme o da soli, richiudendoci una porta alle spalle? Giosuè Boetto Cohen, giornalista, regista e conduttore televisivo, racconta in questo romanzo il ruolo che rivestono le case, da quelle realmente vissute a quelle sognate. Luoghi di felicità, protezione e introspezione, il libro esplora «le case della vita, dove è passata profonda la storia. Le case profeta, dove sono nate − con grande anticipo − le scelte e le idee. La casa della maturità, a lungo immaginata e attesa, che contiene, in fondo, tutte le altre. E oggi le guarda dall’alto di una collina di rara bellezza. Immersa com’è nella natura, lontana dalle cose per cui non abbiamo più tempo, ha cambiato la vita dei protagonisti».

Le case dell’anima, Giosuè Boetto Cohen, Minerva Edizioni

FORNASETTI. MEMORIE DEL FUTURO, BARBARA FORNASETTI

Pubblicato da Rizzoli, questo volume è ricco di illustrazioni e raccoglie il meglio della produzione di Fornasetti, ripercorrendo la creatività dell’atelier, avviato da Piero Fornasetti negli anni Quaranta.  Il libro è strutturato in capitoli che raccontano la storia di Fornasetti attraverso le sue opere principali e i decori: architetture illusionistiche tra classicismo e modernità, piante e animali, carte da gioco, paesaggi e volti, tra i quali spicca la serie Tema e Variazione. Molti di questi pezzi sono oggi esposti nei musei di tutto il mondo e oggetto del collezionismo internazionale.

ALVAR AALTO

Gigante del design e architetto della percezione, dell’emozione e dell’ispirazione, Aalto è alfiere della spontaneità dei flussi di energia e ha posto la natura al centro delle proprie riflessioni. Un saggio introduttivo e uno scritto inedito dello stesso architetto ripercorrono le sue tappe umane e professionali: il primo approccio al disegno sotto il tavolo da progetto del padre; gli studi a Helsinki; l’immaginario influenzato dal romanticismo nazionale come dalla natura finlandese e italiana, l’adesione al funzionalismo e l’approdo finale all’architettura organica.

Alvar Aalto, Johan & Levi

QUELLO CHE NOI NON SIAMO, GIANNI BIONDILLO

Ci fu una generazione di architetti che credette nel Fascismo perché si illudeva fosse una rivoluzione, come quella artistica che propugnavano: il razionalismo. Milano fu la fucina di queste tensioni artistiche che guardavano all’Europa come a una liberazione dall’asfissiante passatismo provinciale del resto della nazione. Venivano da tutta Italia: irredentisti istriani come Pagano, maestri comacini come Terragni, napoletani inquieti come Persico. E poi tutti gli altri, figli del Politecnico: Figini, Pollini, Bottoni, Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers. Gianni Biondillo racconta, in un romanzo corale, la storia di uomini e donne che presero coscienza del crollo delle false ideologie e decisero di schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà.

FITOPOLIS, LA CITTÀ VIVENTE

«Da troppo tempo ci siamo posti al di fuori della natura, dimenticandoci che rispondiamo agli stessi fondamentali fattori che controllano l’espansione delle altre specie. Abbiamo concepito il luogo dove viviamo come qualcosa di separato dal resto della natura, contro la natura. Ecco perché da come immagineremo le nostre città nei prossimi anni dipenderà una parte consistente delle nostre possibilità di sopravvivenza». Nel suo libro Stefano Mancuso riflette sull’importanza di riconnettere l’umanità con la natura e riportarla all’interno del nostro habitat. Le città del futuro, siano esse costruite ex novo o rinnovate, dovranno trasformarsi in fitopolis, luoghi in cui il rapporto fra piante e animali si riavvicini al rapporto armonico che troviamo in natura.

Stefano Mancuso, Fitopolis, la città vivente
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