Centre Pompidou in ristrutturazione, il nuovo volto nel 2030

Michela Pesenti / 18 Settembre 2024 / Stili e Novità

Tra i più importanti musei di arte moderna e contemporanea al mondo, il Centre Pompidou di Parigi si appresta a cambiare volto. Il complesso progettato da Renzo Piano e Richard Rogers e inaugurato nel 1977 chiuderà infatti nel 2025 per riaprire nel 2030, dopo un importante intervento di ristrutturazione. L’incarico è stato affidato allo studio francese Moreau Kusunoki Architectes e allo studio messicano Frida Escobedo Studio, coadiuvati da AIA Life Designers.

 

I lavori si concentreranno sul miglioramento della sostenibilità dell’edificio, sulla sua sicurezza (eliminando l’amianto presente) e sulla sua accessibilità alle persone con mobilità ridotta, oltre a una rifunzionalizzazione degli spazi: anche se per gli ambienti interni non sono previsti grandi cambiamenti, alcune strutture saranno rinnovate, come ad esempio la biblioteca pubblica che si svilupperà su due livelli, mentre l’Atelier Brancusi, che in precedenza si trovava nella piazza, avrà un nuovo spazio interno. Sulla piazza sorgerà invece un ristorante con terrazza all’aperto, mentre l’attuale parcheggio sotterraneo degli autobus sarà trasformato in un grande forum, che offrirà agli artisti contemporanei un luogo di scambio di idee e di dibattito.

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«Aspiriamo a incoraggiare una maggiore libertà di appropriazione, a creare un centro culturale che rifletta i valori generosi su cui è stato concepito, dove l’interazione umana e l’esperienza fisica sono centrali» sottolineano Hiroko Kusunoki e Nicolas Moreau.

Un progetto di restauro conservativo che lascerà intatta l’architettura attuale dell’edificio, senza alcuna costruzione o ampliamento aggiuntivo, in piena armonia con la struttura preesistente, che ha convinto anche Renzo Piano: «Credo che i vincitori di questo concorso abbiano compreso appieno lo spirito del Centre Pompidou. Il loro progetto è interamente in linea con l’architettura dell’edificio, lasciando spazio per il futuro rinnovamento e mantenendo la sua integrità».

 

In cover: Vue artistique du Forum et del’Agora © Moreau Kusunoki en association avec Frida Escobedo
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