Domenica 21 agosto, dopo due settimane di gare e sfide al cardiopalma, è calato il sipario sull’edizione carioca delle Olimpiadi. Tra le migliaia di atleti scesi in campo per conquistare una medaglia vi sono tre sportivi che tutto il mondo ha notato, gli atleti di JR.
L’artista francese famoso per i suoi stupefacenti lavori di street art, tra cui l’installazione che a maggio scorso ha fatto “scomparire” la piramide del Louvre, a Rio de Janeiro ha superato se stesso creando tre imponenti opere maxi formato che interagiscono con l’architettura e il paesaggio urbano della metropoli brasiliana.
A Flamengo, Botafogo e Barra da Tijuca sono così comparse le sagome di tre sportivi immortalati e raffigurati durante il gesto atletico con un effetto ottico davvero stupefacente grazie alla tecnica trompe-l’oeil e all’utilizzo di un impianto di impalcature. Il primo colosso di JR immortala un saltatore in alto nel momento decisivo del suo salto, l’istante in cui si appresta a superare l’asticella qui rappresentata da un complesso residenziale nel cuore di Rio. Il corpo del saltatore, grazie a un’enorme rete di ponteggi, si staglia sopra l’edificio dando l’impressione e l’illusione che Mohame Younes Idris, il ventisettenne raffigurato da JR che non ha potuto partecipare alle Olimpiadi a causa di un infortunio, stia proprio scavalcando il palazzo.
Nella baia di Botafogo è invece comparsa la sagoma di Leonie Periault, atleta francese di triathlon che grazie a JR ha potuto nuotare nelle acque brasiliane nonostante non fosse fisicamente presente ai giochi. Anche in questo caso grazie alla finzione prospettica e al realismo del chiaroscuro il colosso sembra emergere dall’acqua nell’istante in cui si focalizza lo sguardo sull’opera.
Dal triathlon alla disciplina dei tuffi: la terza installazione, nel quartiere di Barra da Tijuca, rappresenta infatti un atleta (la cui identità in questo caso non è riconducibile a nessun sportivo preciso) sospeso a mezz’aria, in posa perfetta durante lo slancio del tuffo, pronto a immergersi nelle acque dell’oceano.