In lingua maori significa tessuto, ma Kiko è anche il nome della nuova collezione di ImolaCeramica, marchio di Cooperativa Ceramica d’Imola, storica azienda dell’Emilia Romagna fondata nel 1874 e partner HABIMAT. Centoquarantadue anni di storia e di lavorazioni che interpretano, in modo sempre nuovo, i valori del made in Italy, tra qualità e innovazione. Un connubio di estetica e tecnologia che dà vita a ceramiche che rispondono a ogni esigenza di stile, avvolgendo gli spazi con soluzioni materiche dal gusto classico, rustico, tradizionale o moderno.
Pavimenti e rivestimenti che riflettono e anticipano gli ultimi trend del mondo dell’interior design e dell’architettura, così come accade per la collezione Kiko, realizzata in bicottura, che si declina in nove texture per ogni proposta cromatica. Dalle tonalità dell’ottanio, dell’acquamarina, del grigio, del bianco, del beige, del marsala, del cioccolato, del nero, alle varianti decorate, Kiko si contraddistingue per le sue numerose possibilità di combinazioni originali, per personalizzare gli ambienti di casa.
Una linea di ceramiche che trae ispirazione dalle trame dei tessuti, tra soggetti e motivi floreali e colori forti che vestono gli spazi. Lini, sete, canape, cotoni si uniscono a otto tinte di tendenza, per ricoprire i diversi ambienti e con una veste grafica, originale, accattivante e lievemente tridimensionale. Ogni proposta cromatica può essere mixata e abbinata alle altre nuance, per esaltare soluzioni di arredo esclusive e proposte d’interior design dalla forte caratterizzazione. La collezione si completa inoltre con le tre proposte Kikodec, fondi decorati con bande e segni grafici, in un mix di colori e varie soluzioni decorative realizzate con la tecnica del tecnica del terzo fuoco, così chiamata perché la ceramica decorata subisce tre cotture.
Un tocco glamour e originale per decorare e completare lo stile di ciascun ambiente, dalla cucina alla zona living, fino al bagno, con una linea di ceramiche uniche, frutto della maestria artigianale di un’azienda che ha fatto la storia del distretto italiano della ceramica.
