Per festeggiare 80 anni di storia, Molteni, iconico marchio d’arredamento brianzolo, si mette in mostra e lo fa alla Galleria d’Arte Moderna di Milano (via Palestro 16, 20121 Milano) con ben 45 pezzi.
Sono passati 80 anni dalla nascita della piccola azienda artigianale, creata da una coppia di giovani sposi e cresciuta negli anni ’50 fino ad arrivare tra le top del settore negli anni ’70.
La speciale mostra 80!Molteni, inaugurata durante il Salone del Mobile, celebra tutte le tappe del gruppo. L’esposizione curata da Jasper Morrison con progetto grafico di Studio Cerri & Associati è in scena fino alla fine di giugno e permette di ripercorre le collaborazioni con artisti come Gio Ponti, Jean Nouvel, Álvaro Siza, Foster&Partners, Luca Meda, Pier Luigi Cerri e Michele De Lucchi.
Una degna celebrazione per un’icona dell’arredamento italiano, conosciuta in tutto il mondo.
Altro marchio amatissimo è Kartell, il cui museo festeggia i primi 15 anni e per l’occasione si rinnova.
Creato nel 1999 in occasione del cinquantesimo anniversario dell’azienda, il Museo Kartell è stato riprogettato per raccontare la storia di Kartell dal 1949 ad oggi: 2.000 mq di mostra permanente di tutti i prodotti più significativi, dai casalinghi alle lampade, agli articoli per laboratorio. Una collezione di mobili e complementi che hanno contribuito al cambiamento dell’arredo domestico e che sono entrati nella nostra quotidianità, oggetti simbolo del design italiano. Si potranno così ammirare tutte le pietre miliari del marchio, a partire dal primissimo oggetto realizzato: un portasci, ma anche i casalinghi degli anni ’50 di Gino Colombini come lo Spremilimoni KS 1481.
Grazie ad una app dedicata è possibile visitare il museo con una guida audio e contenuti multimediali aggiuntivi per tre differenti percorsi tematici.
«Mi fa piacere riaprire il museo rinnovato a 15 anni dalla sua nascita – ha dichiarato il presidente di Kartell Claudio Luti – proprio come 15 anni fa quando ho voluto la creazione di questo spazio speciale all’interno dell’azienda, anche oggi credo sia fondamentale lavorare sulla conservazione e valorizzazione della memoria storica. Il museo è l’anima dell’azienda, il suo bagaglio di esperienza e la sua ricchezza. Potranno forse copiarci una sedia, un tavolo ma nessuno mai potrà impadronirsi del nostro percorso storico».