Una scuola circolare e sostenibile, innovativa e accogliente, che funge da elemento per costruire una comunità: è questa la visione del progetto per il nuovo Istituto Tecnico Malignani di Cervignano del Friuli firmato dallo studio C+S Architects di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, già vincitori del Premio nazionale del BigMat International Architecture Award 2017.
«Il nostro gruppo di ricerca ha studiato le scuole giocando con le parole “architettura circolare”. Abbiamo iniziato a sperimentare layout scolastici circolari e un kit di montaggio che spingesse i principi della circolarità, con l’obiettivo di raggiungere la massima flessibilità e la possibilità di smantellare l’edificio a fine vita riciclando i materiali costruttivi» afferma Maria Alessandra Segantini.
 
Il nuovo istituto ospiterà due sezioni dell’ISIS Malignani, per un totale di 2.800 mq che saranno completati sul terreno adiacente inclusi tutti gli impianti sportivi. Il progetto, finanziato dal MIUR, prevede la realizzazione di un edificio Nzeb dal layout circolare, forma che storicamente rappresenta un elemento di centralità e coesione sociale in ogni cultura. Uno spazio aperto a doppia altezza, che diventa una piazza interna coperta, inondato di luce zenitale e coperto da un’elegante struttura in acciaio, su cui si affacciano le aule e zone dedicate alle funzioni pubbliche, che possono essere aperte alla comunità dopo l’orario scolastico: un’aula/auditorium polivalente, una piccola biblioteca, un’aula studio e i laboratori. Questi ultimi, disposti al piano terra, hanno in essere tutto il potenziale per diventare micro-incubatori in grado di connettere gli studenti alle industrie locali, grazie all’organizzazione di laboratori e attività da svolgere durante o dopo l’orario scolastico.
Lo spazio della piazza interna al piano terra è stato pensato per gli studenti come luogo di incontro informale; intorno a questo spazio ed orientati a ovest, sud ed est si trovano al piano terra i laboratori, mentre le aule sono collocate al primo piano e si affacciano direttamente verso il giardino con grandi vetrate. Una scala a chiocciola e un ascensore (più una seconda scala di sicurezza in posizione opposta alla prima) conducono a un ballatoio al primo piano che serve 10 aule, il blocco dei servizi igienici, le aule docenti e gli uffici amministrativi.
 
Trattandosi di un istituto tecnico, il progetto esplora le potenzialità della forza di gravità nel dare forma allo spazio. «Abbiamo disegnato uno spazio-struttura che si modella sulle forze in gioco: le travi in acciaio aumentano di spessore quando sono sottoposte a maggiori sollecitazioni, dando forma a una danza strutturale di leggerezza e trasparenza. Il progetto architettonico definisce la forma della struttura che a sua volta genera un paesaggio interno» aggiunge l’architetto Maria Alessandra Segantini.
Sulla grande piazza centrale sono stati collocati alcuni volumi liberi: l’ascensore, la scala a chiocciola, i volumi-struttura degli spazi multifunzionali (bar e biblioteca), che diventano il supporto strutturale del sistema di copertura. «Si tratta di volumi metallici trasparenti conici o cilindrici con travi incrociate che si incontrano senza toccarsi, grazie a un elegante dettaglio di attacco agli anelli di controvento. Lo spazio si definisce grazie al disegno elegante della struttura. Il sistema delle travi di copertura è modellato seguendo le sollecitazioni strutturali che deve sostenere trasformandosi in un elegante paesaggio di copertura punteggiato dalla luce zenitale che evidenzia il gioco delle travi inclinate proiettando il disegno delle loro ombre sul battuto di cemento industriale della piazza» racconta Carlo Cappai.
 
L’utilizzo di materiali industriali (blocchi in calcestruzzo cellulare e battuto di cemento al piano terra) e naturali (sughero nel pavimento delle aule e per il rivestimento della facciata esterna) ed ecompatibili e smontabile permette di costruire un dialogo tra tradizione tecnica e innovazione nel rispetto dell’ambiente, garantendo il raggiungimento della certificazione Nzeb e la circolarità costruttiva.
La scuola comprende 10 aule con una capacità totale di 250 studenti; le aule sono collocate al primo piano e sono tutte affacciate all’esterno e verso il ballatoio comune. Le loro finestre permettono di garantire quell’intervisibilità che C+S ritiene un asset importante per la crescita degli studenti, stimolando la curiosità e l’interscambio. Le aule si affacciano su un ballatoio a larghezza variabile che, a sua volta, si affaccia sulla piazza centrale, creando uno spazio ricco di potenzialità.