Una mappa interattiva, un database tutto in divenire dei materiali sostenibili e di nuova generazione: si chiama Material design map il progetto sviluppato da WeVux, un database a cui tutti possono collaborare che viene aggiornato mensilmente. Una sorta di “enciclopedia” della sperimentazione materica sostenibile in cui designer, aziende e studi condividono tutti i dettagli relativi alle proprie creazioni.
 
«Crediamo nella multidisciplinarietà del settore, nel design come metodo per favorire una transizione verso un futuro più sostenibile. La Material design map è il primo progetto che lanciamo: un database online, gratuito e fruibile da chiunque abbia una connessione che non solo permette di entrare in contatto con aziende e designers, ma aiuta anche a capire che tipo di progetti sono in fase di sviluppo in una determinata area geografica» racconta Teo Sandigliano di WeVux.
Interamente gratuita, la Material design map mette in relazione il progetto e il luogo di riferimento mostrando, attraverso un’interfaccia chiara, la descrizione e la provenienza delle intuizioni e e delle trame materiche che danno nuova vita a scarti e a materiali di rifiuto. Una vera e propria mappa interattiva che punta a favorire un reale sviluppo di soluzioni circolari su scala locale.
 
Il progetto di WeVux è nato in seguito all’osservazione di alcune criticità riscontrate nella sperimentazione materica: una fra tutte lo sviluppo del concept. «Siamo soliti vedere piastre di Petri che contengono veri e propri microcosmi, campioni di nuovi materiali che ci aiutano ad immaginare un futuro sostenibile, ma come possiamo integrare queste sperimentazioni all’interno dei sistemi industriali di produzione? L’altro aspetto critico è la frammentazione dei sistemi di riciclo e riutilizzo dei rifiuti, tanto che, per fare un esempio, in uno Stato come l’Italia abbiamo diverse regole che cambiano da regione a regione, addirittura da città a città. C’è una soluzione unica ai nostri problemi? Una sola probabilmente no, ma la Materials Design Map punta a offrirci tante piccole, possibili soluzioni» spiegano dalla startup.