È stato vinto lo scorso 15 novembre da Park Associati il concorso per Palazzo Sistema destinato a ospitare gli Enti e le Società del Sistema di Regione Lombardia.
Fondato nel 2000 da Filippo Pagliani e Michele Rossi, Park Associati si occupa di progettazione architettonica, urbanistica, interior design e product design, e si è aggiudicato il bando per la progettazione del nuovo complesso tra via Pola, via Rosellini, via Taramelli e via Abbadesse a Milano. Palazzo Sistema è l’occasione per creare un nuovo spazio per Regione Lombardia che possa attivare un processo di rigenerazione urbana e coinvolgere l’intero quartiere, dialogando con la comunità che ne diventerà il principale utilizzatore.
Uno spazio contemporaneo, resiliente e capace di interpretare i mutevoli cambiamenti della società e delle attività umane, adattandosi alle richieste di nuovi modi di relazione e di un contesto di benessere dove l’uomo è protagonista.
L’edificio di 55.000 mq, concepito da Park Associati, è di forte respiro urbano e si esprime con un importante accento verticale. Il complesso architettonico nasce da una dimensione urbana orizzontale e culmina con una torre di 26 piani. La verticalità è enfatizzata da una spina dorsale costituita da terrazze verdi a doppia e tripla altezza, riconoscibile dall’esterno grazie a specchiature modulari di vetro fotovoltaico, che si sfoga in un grande tetto giardino pensile sulla copertura del corpo basso.
Un edificio biofilo dove l’architettura sostenibile e la qualità degli spazi interni favoriscono il benessere della persona. Il primo sforzo progettuale si è concentrato sulla trasformazione dell’area per renderla accessibile mediante un sistema di percorsi pedonali, con l’obiettivo di generare una nuova rete di flussi che trasformino l’area in un nuovo polo attrattivo.
L’esigenza di porre il piano di franco del progetto a quota +120 cm rispetto alla quota stradale, contro il rischio di allagamento provocato dal Seveso, è stata trasformata in occasione progettuale dove i dislivelli generano continui movimenti di terra e i giochi di pavimentazione danno forma agli spazi del giardino, per una percezione dinamica degli ambienti esterni e interni del progetto.
La volumetria più impattante è stata collocata verso via Rosellini, dove si affacciano edifici esistenti di 8 piani. Nela Città Giardino compresa tra via Taramelli e viale Zara il fronte urbano di progetto è composto prevalentemente dal volume che ospita l’auditorium e le sale formazione, modellato seguendo l’orografia e le curve di livello del parco e integrandosi con il disegno del landscape grazie a una copertura verde praticabile. La configurazione volumetrica su via Pola forma nuove dinamiche urbane, studiate in modo che il parco si manifesti sul fronte strada anticipando il sistema del verde e dei percorsi pubblici.
Il volume a ponte genera la prima piazza coperta che definisce gli accessi alle hall degli uffici e si pone come primo elemento identificativo del nuovo intervento.
Le piazze coperte individuano gli ingressi principali agli edifici e sono collegate da un percorso che culmina nella hall, una grande piazza coperta, di collegamento tra l’edificio a torre e il corpo basso di cinque piani. È un luogo aperto alla città pensato per ospitare mostre ed eventi, caratterizzato da un giardino protetto posto al primo piano che fa da quinta scenica per chi percorre lo spazio e che serve a introdurre percettivamente il sistema di giardini pensili che attraversa la torre.
Il verde è protagonista grazie al grande parco pubblico di 14.000 mq, elemento di ricucitura urbana progettato secondo i principi del Dry Garden: il giardino è autosufficiente e richiederà bassa manutenzione, gli avvallamenti nel terreno permettono la raccolta di acque piovane che vengono successivamente drenate lentamente, favorendo la mitigazione climatica.
In posizione baricentrica rispetto al lotto è stata posizionata la torre con un fronte snello, stagliato verso l’alto e aperto verso il parco. I quattro prospetti della torre sono stati studiati in modo da offrire una varietà prospettica dalle varie angolazioni, mediante la variazione del ritmo degli elementi che compongono la facciata distribuiti per sfruttare al meglio l’orientamento dell’edificio. Il volume pieno della torre è caratterizzato da una frattura verticale che ha origine dalla copertura a vela del piano primo e si eleva per tutta l’altezza attraverso un sistema di terrazzi protetti, affacciati sul parco e verso il centro della città.
I terrazzi sono posizionati in adiacenza alle aree comuni e alle aree break presenti ai piani e sono pensati come luoghi aperti destinati alla condivisione e al relax per i vari Enti.
L’intero progetto è pensato come un sistema fluido di percorsi che si snodano in orizzontale lungo il corpo basso e in verticale nella torre, garantendo massima flessibilità nella disposizione dei vari Enti all’interno dell’edificio. Grazie alla rete di percorsi di distribuzione orizzontale e verticale e all’eterogeneità dei corpi di fabbrica sarà possibile variare e adattare la configurazione e la dislocazione degli Enti.
Gli spazi interni degli edifici del complesso saranno dotati di massima flessibilità, libertà e modularità per adattarsi a qualsiasi richiesta di layout interno: uffici singoli, open space, sale riunioni, sale meeting e aree break. Spazi lavorativi saranno anche il giardino giardino pensile posto sulla copertura del corpo basso che può essere utilizzato durante la bella stagione come luogo di svago e di condivisione sociale, ma anche come spazio dove poter lavorare e fare meeting all’aria aperta.
Il piano 27 della torre è caratterizzato da un terrazzo più generoso dove la vegetazione culmina con un ultimo gesto iconico impossessandosi del piano rappresentativo, pensato per gli eventi speciali grazie a un layout libero che garantisce massima flessibilità.