Una foresta galleggiante sulle acque della Darsena di Milano: porterà la firma di Stefano Boeri Interiors la foresta multisensoriale galleggiante che durante la Design Week caratterizzerà uno dei luoghi più frequentati del capoluogo lombardo. Floating Forest sarà composta da 610 alberi e un percorso aperto al pubblico in quattro tappe: la foresta verrà realizzata come un ecosistema indipendente, dove gli elementi naturali moltiplicano la biodiversità, attivando i benefici ambientali legati alla forestazione urbana, in connessione con gli altri spazi verdi di Milano.
La missione di questa foresta è quella di equipaggiare e ispirare la nuova generazione a far progredire il mondo e prende spunto dall’importanza del ruolo che ha la natura, per un futuro più verde ed equo, e dal concetto di circolarità, dove nulla viene sprecato (i materiali che compongono l’installazione sono volutamente assemblati “a secco” in modo che, una volta dismessa l’installazione, i singoli elementi possano essere riutilizzati).
Un’attrazione ricca di significato e riconoscibile che vuole essere un luogo d’incontro e di conciliazione tra la sfera naturale e i cittadini: uno spazio per la socialità dove accorciare la distanza che di solito si frappone tra i cittadini e la natura. Un’esperienza fisica e virtuale che attraverso il profumo dei fiori e la qualità tattile delle specie selezionate, coinvolge tutti i sensi, legati alle quattro tappe del percorso. Tra le varietà presenti ci sono Acero, Betulla e Malus; arbusti come Aronia Nera, Ortensia, Mahonia e Pittosporo; erbacee perenni come Stipa, Eulalia, Anemone, Emerocallide, Verbena viola e Pampa.
Floating Forest vuole anche essere un’eredità per la città sostenendo la comunità locale: tutti gli alberi che compongono la foresta saranno successivamente donati a Soulfood Forestfarms Hub Italia, organizzazione no-profit che facilita la transizione ecologica dei territori assieme a comunità locali, istituzioni e imprese. In particolare, l’organizzazione è ora impegnata insieme a CasciNet Agrohub e all’Università degli Studi di Milano, nella realizzazione di un progetto di rigenerazione al Parco della Vettabbia per trasformare i terreni in disuso in un sistema agroforestale produttivo, complesso e stratificato, gestito secondo principi agroecologici.