Un mix di architettura, leggerezza, divulgazione e divertimento: stiamo parlando del profilo Instagram Cats of Brutalism, suggerito dal prestigioso New York Times come uno dei cinque account da seguire. Ideato da tre neolaureati e due professori dell’università di Buffalo negli Stati Uniti, il profilo con i suo 48mila follower ha richiamato l’attenzione di uno dei quotidiani per eccellenza grazie al suo racconto visivo sagace in cui intrattenimento, divertimento e storia dell’architettura si mescolano tra loro in equilibrio perfetto.
Così gli edifici brutalisti progettati da Le Corbusier, Oscar Niemeyer, Lina Bo Bardi e molti altri, con i loro volumi spigolosi, si trasformano nella scenografia perfetta per i soggetti che catturano la scena, i gatti, spesso trovatelli o in altri casi micetti influencer con un loro profilo personale.
Cats of brutalism colpisce grazie alla sua leggerezza e originalità non solo gli amanti dei gatti ma anche gli appassionati di architettura attraverso le immagini che uniscono edifici brutalisti ai felini che dormono, giocano, si arrampicano, o sbirciano curiosi tra opere famose, come Brasilia di Oscar Niemeyer o gli edifici di Le Corbusier a Chandigarh, e progetti più di nicchia. Una carrellata di post perfettamente studiati in cui non mancano i dettagli sui micetti protagonisti e sulle architetture.
Unendo le architetture a immagini di gatti fuoriscala, Cats of brutalism strappa un sorriso riuscendo a introdurre leggerezza, sofficità e fantasia in progetti spesso percepiti come freddi, duri e spigolosi.