Una rivisitazione del sogno di ogni bambino di dormire in una casa sull’albero: in Norvegia l’architetto Espen Surnevik ha dato vita al progetto Le Pan Treetop Cabins, una serie di “capanne contemporanee” a pochi chilometri da Oslo dove riposarsi circondati dagli alberi del bosco Finnskogen. Invece di poggiare sui rami delle piante, le “casette” norvegesi si reggono su un’impalcatura metallica, sospese a sei metri da terra e raggiungibili tramite una scala a chiocciola. «L’uso di superfici metalliche omogenee conferisce alle cabine un carattere distinto, il che è importante per sottolineare le cabine come un oggetto intellettuale, creato dall’uomo, immesso nella natura» ha dichiarato Surnevik.
Piccoli rifugi (solo 40 i mq di superficie) dotati però di ogni comfort: dal pavimento riscaldato, al bagno con doccia, per finire con un soppalco con letto matrimoniale e altri quattro posti letto. Le cabine sono rifinite in acciaio nero opaco e sono state posizionate con cura per massimizzare la luce naturale all’interno dello spazio. Gli interni sono rifiniti in abete e pino, con una zona salotto, tavolo da pranzo pieghevole, angolo cottura e bagno.
Completate alla fine del 2018, le Pan Treetop Cabins sono rialzate su strutture metalliche nere, con rivestimenti neri progettati da Surnevik per un’estetica “artificiale” che li distingue dal paesaggio. Inoltre, «La forma di queste cabine è stata ispirata da tre diverse fonti: la prima è la forma delle tipiche capanne degli indiani del nord America, la seconda sono le classiche torri che sovrastavano le foreste e utilizzate durante le stagioni secche e l’ultima, e più interessante e originale, sono le case abitate dai Moomin nei libri illustrati di Tove Jansson», conclude l’architetto.
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