Alla fine, dopo i rumors e le attese, Starbucks, il colosso americano del caffè, ha aperto i battenti a Milano. La prima “caffetteria” italiana del marchio nato a Seattle ha trovato casa in pieno centro di Milano, nello storico Palazzo delle Poste in piazza Cordusio, in un’area di oltre 2mila mq. Concepito in modo diverso dagli altri punti vendita della catena, Starbucks di Milano è uno spazio elegante dedicato alla torrefazione, arredato con colori accesi illuminati dalla luce naturale che filtra dal soffitto in vetro e che rende differente la percezione dello spazio con il variare della luce.
A catturare l’attenzione, appena entrati , è una grande macchina tostatrice Scolari la cui superficie esterna è rivestita in rame, con pannelli che si aprono come petali di un fiore, mostrando i silos per la lavorazione dei chicchi che vi si trovano all’interno. Una vera e propria celebrazione dell’arte della torrefazione, della preparazione e miscelatura del caffè, caffè da gustare al bar principale, collocato a destra della tostatrice. Rivestito di legno, il bar si contraddistingue per le scanalature del bancone che evocano un motivo ricorrente nella storia dell’architettura italiana, mentre il piano bar è sormontato da marmo proveniente dalle cave della Toscana.
Il piano mezzanino è dedicato al bar Arriviamo dove si trova un bancone di 10 m in marmo Calacatta Macchia Vecchia dietro cui lavora un team di mixologist per tutti coloro che vogliono sorseggiare cocktail preparati a regola d’arte. Sulla sinistra, invece, i clienti potranno gustare le prelibatezze dolci e salate sfornate dalla bakery Princi, vera e propria istituzione della panificazione milanese. All’esterno, la terrazza ospita la caffetteria all’aperto, dove è possibile assaggiare l’intera selezione di caffè della Roastery, i suoi cocktail e le sue specialità culinarie; il portico è inoltre adornato da una statua in marmo di Carrara scolpita dallo scultore toscano Giovanni Balderi, raffigurante una sirena, il simbolo di Starbucks.
«Questa è la nostra location più bella, è davvero speciale, con alcune innovazioni pensate esclusivamente per l’Italia», ha precisa il presidente Emea di Starbucks, Martin Brok. A cominciare dal design e dall’arredo dello spazio, progettato dal team della chief design officer di Starbucks, Liz Muller, in collaborazione con 280 artigiani italiani che hanno realizzato tutto quanto.«Abbiamo trascorso l’ultimo anno vivendo e respirando la città di Milano, lavorando a stretto contatto con decine di artigiani locali per realizzare la nostra più affascinante esperienza retail che coinvolgerà tutti I sensi dei nostri clienti: vista, udito, tatto, olfatto e, ovviamente, il gusto», ha raccontato Liz Muller. «Dal pavimento palladiano cesellato a mano, al tabellone verde creato dall’artigiano italiano Solari, ogni dettaglio all’interno della Roastery non è casuale ed è pensato per offrire momenti di scoperta e trasparenza».