Un tour negli Stati Uniti sulle orme di Frank Lloyd Wright: a 150 anni dalla nascita del celebre architetto, evento festeggiato in pompa magna negli USA, non c’è modo migliore per conoscere l’eredità di uno dei maestri del Movimento Moderno se non quello di visitare di persona alcune delle sue opere. Nella sua lunghissima carriera, durata più di 70 anni, Frank Lloyd Wright ha realizzato circa un migliaio di progetti tra case, uffici, scuole, biblioteche e molto altro, per questo vi suggeriamo cinque mete, forse meno note ma non per questo meno interessanti, segnalate dalla Fondazione Frank Lloyd Wright.
Nello stato del Wisconsin, a Richland Center, sua città natale, l’architetto ha progettato nel 1921 (senza però completarlo) un imponente magazzino, l’A.D. German Warehouse, per un’attività alimentare locale. Si tratta di uno dei primi esempi di costruzione in calcestruzzo che poggia su uno strato di sughero per migliorare la stabilità dell’edificio e l’assorbimento degli urti.
Si trova invece in Arkansas la Bachman Wilson House (1954), di recente acquistata dal Crystal Bridges Museum of American Art di Bentonville, tipico esempio di architettura “Usonia”, termine usato da Lloyd Wright per descrivere le abitazioni che rispondevano a uno nuovo stile americano che fosse alla portata della gente comune. Originariamente costruita per Gloria e Abraham Wilson nel 1956 lungo il fiume Millstone nel New Jersey, la casa nel 1988 fu acquistata dal team di architetti e designer Lawrence e Sharon Tarantino che l’hanno minuziosamente restaurata per poi rivenderla al museo.
Progettata dal famoso architetto di Chicago Louis Sullivan dell’impresa Adler & Sullivan nel 1891-1892, la Charnley-Persky House è nota come uno dei pochi edifici esistenti che esprime i talenti combinati di Louis H. Sullivan e Frank Lloyd Wright. La casa incarna il desiderio di Sullivan di sviluppare una nuova forma di architettura americana che rompe con il passato per esprimere i nuovi valori e ideali americani. Frank Lloyd Wright chiamò il progetto “la prima casa moderna in America” e divenne la base per lo stile Prairie di Frank Lloyd Wright portando un cambiamento fondamentale nel suo stile architettonico.
La David Wright House, realizzata nel 1952 a Phoenix in Arizona, è considerata come uno dei capolavori di fine carriera di Frank Lloyd Wright. Il suo disegno a spirale prefigura il progetto del Museo Guggenheim di New York. L’abitazione è stata progettata e realizzata con blocchi di cemento, tavole di legno e lamiere, materiali comuni riuniti in una composizione lirica che non è ancora stato riconosciuta come un punto di riferimento storico perché salvata dalla demolizione da parte di un privato solo pochi anni fa.
Il Marin County Civic Center di San Rafael in California (1956) è stato l’ultimo e più grande progetto di edificio pubblico di Frank Lloyd Wright. Dopo l’apertura del Golden Gate Bridge nel 1937, il Centro Civico era destinato a collegare Marin County e San Francisco. Frank Lloyd Wright fu selezionato dopo un rigoroso processo che valutò le proposte di 36 studi di architettura, in quanto fu l’unico a intravedere le potenzialità architettoniche del paesaggio collinare. Inoltre l’edificio innovativo risponde organicamente al sito ed è considerato dagli storici uno dei primi edifici pubblici che incorporano e considerano l’elemento automobile nel design della struttura: i visitatori percorrono in macchina gli archi dell’edificio e il parcheggio è creato come parte del piano paesaggistico e infine Frank Lloyd Wright ha sistemato gli edifici in modo che questi possano essere fotografati dall’autostrada a una velocità di 55 miglia all’ora.