Il nuovo Fondaco di Venezia firmato OMA

Michela Pesenti / 28 Ottobre 2016 / Stili e Novità

Da Fondaco dei Tedeschi (o Fontego come viene chiamato a Venezia), punto di riferimento ai tempi della Serenissima per i commercianti in arrivo da Norimberga, a ufficio Postale della città (dal fascismo ai primi anni Duemila) e ora polo dello shopping di lusso. A Venezia, lo storico edificio costruito nel 1228 nei pressi del Ponte di Rialto, è stato protagonista di un importante intervento di ristrutturazione a opera dello studio OMA dell’archistar Rem Koolhass che ha trasformato i 9mila mq del palazzo in uno spazio commerciale.

 

Lo schema della ristrutturazione che ha guidato l’opera degli architetti si basa su diversi interventi strategici che scavano la massa dell’edificio, liberando nuove prospettive e svelando ai visitatori la vera natura del palazzo. L’edificio si apre così in una piazzetta pedonale mantenendo il suo ruolo storico di “campo” urbano coperto, come lo definiscono i progettisti. Il tetto del nuovo T Fondaco (questo il nome del mall), è stato ottenuto ristrutturando il padiglione preesistente, risalente al XIX secolo, appoggiato su un nuovo pavimento realizzato in acciaio e in vetro e sospeso sopra il cortile centrale, con l’aggiunta di una grande terrazza panoramica in legno, che offre una vista spettacolare della città. Il tetto e il cortile sottostante sono veri e propri spazi pubblici, accessibili alla cittadinanza e ai turisti in qualsiasi momento della giornata.

 

Altro elemento che contraddistingue il  Fondaco sono i nuovi ingressi, posizionati in corrispondenza di Campo San Bartolomeo e Rialto, mentre sono stati mantenuti intatti i passaggi preesistenti verso il cortile, utilizzati originariamente dagli abitanti come scorciatoia; una volta entrato nel palazzo il pubblico può raggiungere i quattro piani di negozi attraverso le scale mobili rosso fuoco, aggiunte, come spiegano dallo studio OMA, «per creare una sorta di strada pubblica all’interno», il tutto in perfetta armonia con le travi a vista, i pavimenti in terrazzo veneziano e le incisioni lasciate sulle colonne dai mercanti dei secoli scorsi. Inoltre, spiegano i progettisti, «gli ambienti sono consolidati in modo da rispettare la sequenza originale, gli elementi storici più importanti, come le stanze d’angolo, sono rimaste inalterate».

 

Un gioiello architettonico del passato torna a splendere in una veste tutta nuova firmata da uno degli studi più importanti della scena internazionale, una nuova tappa fondamentale da inserire nell’itinerario dei visitatori della città della laguna.

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