Compie 60 anni la celebre sedia Serie 7 di Arne Jacobsen e il marchio danese Fritz Hansen ha chiesto a 7 famosi architetti di celebrare quest’icona di design con delle reinterpretazioni personali.
I nomi sono tutti stellari: Zaha Hadid, Jean Nouvel, lo studio BIG, Carlos Ott e Carlos Ponce de León, Jun Igarashi, Neri & Hu e Snøhetta hanno mantenuto fede al concept originario lavorando però su contesti, materiali e dimensioni.
La sedia è stata creata nel 1955 da Arne Jacobsen, uno dei più importanti designer scandinavi del 20°secolo e noto anche per la sua Egg Chair. Fu il risultato di un lavoro ispirato da altri miti del design USA come Charles e Ray Eames, ma anche dal designer italiano Ernesto Rogers.
Negli anni ’50 le sedie della Serie 7 ebbero un grandissimo successo grazie all’unione di modernismo e naturalismo nordico, diventando la collezione top del produttore Fritz Hansen con il Modello 3107, comunemente chiamato Serie 7.
Composta da un unico elemento ligneo – che funge sia da seduta sia da schienale – e da tubolari di acciaio, è ancora oggi un best seller caratterizzato dalla silhouette prodotta in legno di faggio, bianco e nero e successivamente realizzata in altri colori. La Serie 7 è uno dei più grandi successi nella storia del mobile danese con una produzione di più di 5 milioni di copie.
Questa sedia è da molti ricordata anche negli anni ’60 per l’uso che ne fece Lewis Morle in un celebre scatto che ritraeva la modella inglese Christine Keeler apparentemente nuda; si racconta che durante lo shooting Morley utilizzò una sedia presente in studio, una copia appunto dell’opera di Jacobsen, per ricreare l’illusione della nudità dato che l’attrice era riluttante a posare senza veli.
Ecco come i 7 celebri designer hanno reinterpretato questo pezzo di storia del design:
L’iniziativa, rinominata 7 Cool Architects, sarà riproposta a settembre nello showroom dell’azienda Fritz Hansen, nel corso dell’edizione 2015 del London Design Festival (19-27 settembre).
E a proposito di sedute famose, vi invitiamo a (ri)leggere questo post pubblicato sul nostro blog qualche tempo fa.